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NOZIONI GENERALI

 

Effetto serra:

fenomeno climatico naturale che consiste nel riscaldamento degli strati inferiori dell’atmosfera per effetto della schermatura operata da alcuni gas in essa contenuti, i cosiddetti gas serra, che permettono alle radiazioni solari di passare attraverso l’atmosfera mentre ostacolano il passaggio verso lo spazio di parte delle radiazioni infrarosse provenienti dalla superficie terrestre e dalla bassa atmosfera (calore riemesso).

Gas serra:

  • di origine naturale ed antropica: biossido di carbonio, metano, protossido di azoto, vapore acqueo;

  • di origine esclusivamente antropica (non presenti in natura): perfluorocarburi, idrofluorocarburi, clorofluorocarburi, esafluoruro di zolfo.

 

Impatti prevedibili:

  • Siccità, desertificazione nell’emisfero sud;

  • aumento delle precipitazioni nell’emisfero nord ed inondazioni;

  • scioglimento dei ghiacciai, aumento del livello dei mari;

  • aumento frequenza ed intensità eventi estremi;

  • perdita di biodiversità.

Quadro di riferimento:

I cambiamenti climatici rappresentano una delle più grandi sfide da affrontare nei prossimi decenni da parte delle nazioni, dei governi, alle imprese ed ai cittadini. Grande attenzione agli impatti sui sistemi ambientali, sociali ed economici legati ai cambiamenti climatici. Molteplici iniziative messe in atto da governi e gruppi di interesse volte a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra attraverso schemi regolatori, programmi di incentivi come trading, tasse, trattati internazionali e progetti di sequestrazione di carbonio ( es. Protocollo di Kyoto, California Climate Action Registry, EU GHG Emission Trading Scheme, Carbon Tax, US EPA Climate Leader, Climate Neutral Network, Australia GHG Challenge…).

  

Verso una società low carbon

Gli accordi globali sul clima si sono sviluppati attraverso differenti strumenti volti tutti nella direzione di una società “low carbon”. I principali strumenti adottati sono:

  • Sistemi di cap and trade (Protocollo di Kyoto, EU-ETS, iniziative regionali).

  • Carbon footprint delle organizzazioni, dei prodotti e servizi.

  • Carbon tax sulle emissioni di CO2

La maggior parte di iniziative per la riduzione dei gas serra si basa su un’accurata quantificazione delle emissioni di GHG e/o delle riduzioni. Al proposito sono stati sviluppati numerosi standard, protocolli e linee guida a livello nazionale o regionale e di associazioni per cui attualmente si assiste ad una proliferazione di metodologie, protocolli, schemi e regimi ( es. WBCSD/WRI Protocol, Linee Guida IPIECA, Linee Guida CE C 130, Verification Protocol IETA, Linee Guida DEFRA). Di qui l’iniziativa di ISO per standardizzare gli aspetti della contabilità e delle verifica dei processi di GHG per sostenere: la credibilità, la comparabilità, l’integrità ambientale degli schemi regolatori e volontari di GHG.

Fornisce un insieme di requisiti inequivocabili e verificabili o specifiche di sostegno alle organizzazioni ed ai proponenti di progetti di GHG fornendo un metodo di quantificazione, di controllo e di verifica che accerta che:

"Una tonnellata di carbonio sia sempre una tonnellata di carbonio"

 

Emissioni di gas effetto serra

Finalità di ICA è quella di fornire alle aziende private la nostra specifica esperienza nel settore dell’inquinamento atmosferico tra cui il controllo delle emissioni di gas ad effetto serra al fine dell'adeguamento alla nuova direttiva 2003/87/CE.

La nuova direttiva 2003/87/CE prevede una impostazione metodologica di monitoraggio dei gas ad effetto serra e l'implementazione del sistema di gestione di assicurazione qualità

Il nostro servizio di consulenza tecnica comprende:

 

FASE 1

Definizione della metodologia di monitoraggio (“Protocollo aziendale”) in conformità ai requisiti delle linee guida europee (Decisione 2004/156/CE del 29/01/04).

FASE 2

Implementazione del sistema di gestione dei gas effetto serra come previsto dalla direttiva 2003/87/CE.

FASE 3

Verifica ispettiva interna

FASE 4

Assistenza alla certificazione

 

 

Inventari GHG secondo la norma UNI ISO 14064:2019

ICA offre le proprie competenze specialistiche per gli inventari di GHG:

  • Progettazione e sviluppo inventario GHG.

  • Componeneti dell'inventario GHG.

  • Gestione della qualità degli inventari GHG.

  • Rendicontazione dei GHG.

 

Obiettivi/scopo della norma

Strumento comune di riferimento per i governi ed il mondo industriale per quantificare, gestire e ridurre le emissioni di GHG. Australia e Canada hanno adottato la nuova norma per i meccanismi nazionali di controllo delle emissioni di GHG. Utilizzabile in tutto o in parte anche dagli amministratori degli schemi di GHG per realizzare sistemi standardizzati, sostenendo la compatibilità e comparabilità delle regole e la credibilità dei revisori della contabilità dei GHG. Consente di seguire meglio l’evoluzione delle prestazioni e dei progressi nella riduzione delle emissioni e/o l’aumento delle rimozioni di GHG.

 

Applicabilità e benefici

Aumenta l’integrità ambientale promuovendo la coerenza, trasparenza e la credibilità nella quantificazione, controllo, rendicontazione e verifica delle emissioni di GHG. Promuove la sorveglianza delle emissioni di GHG, le verifiche e la redazione dei rapporti. Consente alle organizzazioni di identificare e gestire gli obblighi, i vantaggi ed i rischi legati alle emissioni di GHG. Facilita la commercializzazione dei permessi e dei crediti di emissione. Favorisce la progettazione, lo sviluppo e l’applicazione di iniziative e programmi volti all’abbattimento degli inquinanti.

 

Struttura della norma

Lo standard è articolato in tre parti che, pur facendo parte di un disegno organico in materia, mantengono una loro completa autonomia in termini di contenuto:

  • Parte 1: Specifica e guida al livello di organizzazione per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione.

  • Parte 2: Specifica e guida, al livello di progetto, per la quantificazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra o dell’aumento della loro rimozione.

  • Parte 3: Specifica e guida per la validazione e la verifica delle asserzioni  relative ai gas ad effetto serra. Valenza interna ed esterna (cfr ISO 19011).

 

Considerazioni finali

Elementi caratterizzanti:

  • Neutralità, apertura verso altri programmi di riduzione delle emissioni di GHG, norma ponte tra situazioni diverse ( Kyoto e al fuori di Kyoto).

  • GHG presi in considerazione: tutti quelli che hanno un potenziale di riscaldamento globale ( IPCC ).

  • Emissioni dirette ed indirette, all’interno e/o all’esterno dei confini operativi ed organizzativi, da sorgenti fisse e/o mobili

  • Collegamenti con EPD ( Climate Declaration ) ed LCA.

  • Sinergie con i sistemi cogenti ( EU ETS )

  • Base su cui fondare i principi di controllo e di comunicazione delle emissioni per le organizzazioni soggette all’EU ETS

  • Possibilità di una certificazione di parte terza delle asserzioni dell’Organizzazione, con conseguente aumento della credibiltà.

  • Opportunità e possibilità di integrazione con altri sistemi di gestione (ISO 9001 e ISO 14001).

  • Miglioramento della visibilità e dell’immagine nei confronti dell’opinione pubblica, dei gruppi di interesse e del mercato per le Organizzazioni che presentano il proprio bilancio ambientale per la CO2 “ certificato”.

  • Bilanci dei GHG “certificati” da un soggetto terzo indipendente come strumento di comunicazione delle prestazioni in termini di impegno e risultati nella riduzione dei gas serra rivolto ai partner commerciali, agli stakeholders, ai clienti ed alle autorità.

  • Possibilità di inserire bilanci di GHG “ certificati” a fronte di una norma internazionale nei bilanci ambientali o di sostenibilità.

  • Possibile utilizzo da parte della Pubblica Amministrazione ed Enti Locali per far certificare da Organismi di parte terza le riduzioni di emissioni di CO2 ottenute con interventi di miglioramento di efficienza energetica od altre azioni locali, favorendo in tal modo il consenso e la sensibilizzazione dei cittadini.

  • Maggior credibilità dei bilanci emissivi legati ad iniziative nazionali ( settori non EU ETS ) di riduzioni per raggiungere gli obiettivi assegnati dal protocollo di Kyoto.

  • Possibili vantaggi, finanziamenti, agevolazioni e riconoscimento di crediti per le Organizzazioni pubbliche e private a seguito di riduzioni di emissioni di GHG “certificate” da un Organismo Indipendente secondo una norma internazionale.

 

Carbon Footprint ed LCA

ICA offre le proprie competenze specialistiche per gli studi carbon footprint ed LCA ed in particolare:

  • Analisi dei cicli produttivi: individuazione delle tecnologie di processo.

  • Analisi dei fattori fisici della fase: ciclo delle materie prime, bilancio di massa della CO2, consumi energetici; trasporti, imballaggi, rifiuti prodotti e loro caratteristiche, fine vita.

  • Quantificazione delle emissioni di gas effetto serra secondo le norme 14041-2-3 e la ISO WD 14067-1:2009:

  •  definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione dell’analisi;

  •  compilazione di un inventario degli input e degli output di una famiglia di prodotti;

  • valutazione del potenziale impatto ambientale correlato a tali input ed output;

  • interpretazione dei risultati.

 

UNI EN ISO 14067:2018 Carbon Footprint di prodotto

Il concetto di Carbon Footprint (o impronta di carbonio) comprende la quantificazione di tutte le emissioni di gas ad effetto serra coinvolte nel ciclo di vita di un prodotto o un servizio.

Il parametro Carbon Footprint si esprime in tonnellate di CO2 equivalente per unità di prodotto o servizio, ed è ottenuto moltiplicando le quantità di gas ad effetto serra emesse per il potenziale di riscaldamento globale.

 

Carbon Footprint di prodotto e servizi

La Carbon Footprint (quantità di carbonio emessa da una particolare attività o organizzazione) rappresenta il 50% di tutta l’impronta ecologica e costituisce pertanto uno dei più importanti indicatori che rendono conto dello sfruttamento delle risorse disponibili.

Lo schema è rivolto a qualsiasi organizzazione che fornisca prodotti e servizi e che voglia quantificare le emissioni di gas a effetto serra connesse al ciclo di vita dei prodotti o dei servizi offerti (Carbon Footprint), e comunicare i risultati all’esterno.

La Product Carbon Footprint comporta la quantificazione di tutte le emissioni di gas ad effetto serra coinvolte nel ciclo di vita di un prodotto o un servizio.

La Product Carbon Footprint si basa sulle tecniche di LCA (la metodologia è descritta dallo standard ISO 14044)

 

Studio CFP

Le fasi dello studio carbon footprint:

  • la fase di definizione dell'obiettivo e del campo di applicazione;

  • la fase di analisi dell'inventario (fase LCI - Life cycle inventory): inventario dei dati in ingresso e in uscita relativi al sistema di produzione;

  • la fase di valutazione dell'impatto del ciclo di vita (fase LCIA): i risultati dell’inventario sono stati espressi nell’indicatore Global Warming Potential (GWP);

  • la fase di interpretazione: è la fase finale dove i risultati sono riepilogati e discussi, in conformità con  la definizione dell'obiettivo e del campo di applicazione, come base per conclusioni raccomandazioni e decisioni.